martedì 10 luglio 2012

Mark Boyle - l'uomo che vive senza denaro


Mark Boyle è un ragazzo inglese che da più di due anni (da novembre 2008 per la precisione) ha deciso di vivere SENZA DENARO e ci riesce benissimo, soddisfando tutti i suoi bisogni primari.
E' nominato the no money man.
Mark Boyle è un ex imprenditore del ramo dell’agricoltura biologica, laureato in economia e convinto sostenitore della stretta connessione tra felicità e rispetto dell’ambiente.
La sua esperienza lo ha portato due anni fa a decidere di liberarsi dal problema dei soldi, spiegando come della sua vecchia vita non gli manchino lo stress, le bollette e i conti da pagare.
Vegetariano già da sei anni, si nutre ora delle piante che coltiva, produce elettricità con un pannello solare, ha un telefono cellulare che utilizza solo per ricevere chiamate ed un notebook che si alimenta ad energia solare.
Tutto è iniziato in un pub, dice Boyle: "Il mio amico ed io stavamo parlando di tutti i problemi del mondo come ad esempio lo sfruttamento della manodopera, la distruzione ambientale, gli allevamenti industriali, la sperimentazione sugli animali e le guerre per le risorse energetiche. Ho capito che erano tutti, in un modo o nell’altro, collegati al denaro. Ho deciso quindi di rinunciare ai soldi. Ho venduto la mia casa galleggiante a Bristol e ho lasciato il mio lavoro in una società di prodotti alimentari biologici".
Se ci pensate il DENARO dovrebbe essere un mezzo per facilitare i nostri scambi di beni\servizi nella vita di tutti i giorni: spostarsi dal punto A al punto B, comprarsi da mangiare, trovare un tetto sotto cui dormire.
Avere il DENARO per soddisfare questi bisogni primari comporta avere UN LAVORO (raro da trovare e da mantenere di questi tempi) che a sua volta obbliga l'individuo a privarsi di 8-10 ore della sua vita (1/3 della sua giornata almeno) e dedicarle allo svolgimento di una mansione. Ha senso?

1 commento:

  1. Tu sei un vero rivoluzionario e questa società cercherà di fartelo pagare e scontare marginalizzandoti e perseguitandoti.
    Ma quando seguo i tuoi insegnamenti, e man mano che apprendo la tua weltashaung, ho l'impressione di non aver sprecato tutta la mia vita nella depressione e nell'ozio, come pure ho fatto, ma di aver testimoniato anch'io l'esigenza indispensabile di un Valore per cui vivere e in base al quale conformarsi.
    Per cui ti dico un'altra volta, pubblicamente, grazie Salvatore.

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